Venezia Ponte dei sospiri

Venezia, Palazzo Ducale, le sue prigioni e il Ponte dei Sospiri

Durata: 2 ore

Il Palazzo Ducale di Venezia è un edificio monumentale affacciato su Canal Grande e su Piazza San Marco ed uno dei musei più visitati in Italia, con oltre un milione di visitatori l’anno.
Si tratta di un museo in qualche modo atipico, in un certo senso un museo di se stesso, dato che la collezione esposta è formata principalmente dallo stupendo edificio, dal suo eccezionale apparato decorativo e dalle opere artistiche che da sempre lo arricchiscono. Le opere in mostra nelle sale del palazzo comprendono dipinti su tela ed affreschi di Gentile da Fabriano, Carpaccio, Tiziano, Andrea Palladio, Tintoretto, Giambattista Tiepolo e Veronese, tra molti altri, oltre a pezzi di arte decorativa ed arredi.

Il palazzo in sé è un eccezionale esempio di architettura gotico-rinascimentale veneziana, costruito nelle forme attuali a partire dal Trecento su edifici e strutture militari medievali preesistenti.
Benché un Palazzo Ducale (che in effetti fu sempre, oltre che residenza ufficiale dei Dogi, anche sede del governo e tribunale della Repubblica) già esistesse probabilmente nel nono secolo, l’edificio che vediamo oggi prese forma principalmente nel tardo Medioevo e nel Rinascimento.
Il complesso palatino è formato da tre corpi principali. L’ala più antica, che accoglie anche l’imponente Sala del Maggior Consiglio, è quella affacciata su Canal Grande, costruita a partire dal 1340. Il corpo che si apre su Piazza San Marco venne realizzata nel 1424. L’ala che ospita gli appartamenti del Doge venne invece edificata tra il 1483 ed il 1565, in questo lasso di tempo fu anche completamente rinnovato il grande cortile monumentale.

Fino agli inizi del Seicento, il palazzo ospitava anche una prigione – nota come I Piombi, dal materiale che ne rivestiva il tetto – che fu poi spostata nell’adiacente edificio detto delle Prigioni Nove e collegato a Palazzo Ducale dal celebre Ponte dei Sospiri (un’allusione ai lamenti dei prigionieri che un tempo lo attraversavano).

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