La Cappella del Cardinal Bessarione: un’immersione della Roma del Quattrocento
Durata: un’ora
Visita guidata con apertura esclusiva
Nel 1959 l’architetto Clemente Busiri Vici fu incaricato dalla famiglia Colonna di effettuare dei restauri nell’ala del palazzo confinante con la Basilica dei Santi Apostoli e qui casualmente fece una eccezionale scoperta. Ritrovò, sotto uno strato di scialbo, alcuni straordinari affreschi che nel Quattrocento adornavano una delle cappelle della basilica, realizzata per volere del potente cardinale Bessarione, come proprio luogo di sepoltura.
Le pitture sono attribuite, sulla base di contratti e documenti d’archivio, ad Antoniazzo Romano, artista nato e cresciuto a Roma, che però assimila il linearismo energico e l’impianto dell’arte fiorentina, e che trae ispirazione dalle opere di Piero della Francesca. Oltre ad Antoniazzo, artista fondamentale nell’Urbe per il suo ruolo di aggiornamento delle discipline figurative, ma che è rimasto spesso sconosciuto al grande pubblico, la critica ha individuato altre mani all’opera. Si è parlato di Melozzo da Forlì, autore anche dei bellissimi affreschi del coro dei Santi Apostoli, purtroppo oggi distaccati (famosissimo il Cristo conservato al Quirinale), e di Lorenzo da Viterbo: tutte personalità artistiche di grande impatto nella Roma di fine secolo.
I soggetti rappresentati offrono ai visitatori un ciclo legato a San Michele con scene rare e atipiche, come quella del sogno di Sant’Uberto a Mont Saint Michel. La scelta dei temi è legata ad un’altra personalità di spicco dell’Italia quattrocentesca, quella del cardinale Bessarione, committente del ciclo. Potente cardinale bizantino e vero pilastro del Rinascimento in Italia per il suo ruolo di tramite tra Est e Ovest e per la sua attività di patrono e committente, Bessarione cerca per tutta la vita di portare la Pace tra la chiesa d’Oriente e quella d’Occidente, in un ultimo commovente e disperato tentativo di salvare l’Impero bizantino dalle grinfie dei turchi.
Grazie a portentosi restauri che si sono susseguiti fino ai nostri giorni, oggi è possibile non solo visitare questa antica cappella – nascosta da una più recente – ma anche ammirare gli affreschi che ne ricoprono la superficie da un particolare punto di vista. Una passerella sospesa permette infatti al visitatore odierno di osservare le opere da molto vicino, provando l’ebrezza del punto di vista degli artisti stessi.