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Galleria Colonna

Durata:  2 ore

L’imponente palazzo, ancora oggi proprietà della famiglia Colonna, si estende su un’area, dove già prima dell’anno 1000 sono documentati edifici, case e fortezze dei Conti di Tuscolo, dai quali discende la nobile famiglia Colonna. Lo stemma gentilizio dei Colonna sembra prendere origine dalla non lontana Colonna di Traiano, a testimonianza del fatto che in questa zona la famiglia aveva il suo punto di forza in città.

Fin dal XII secolo si hanno notizie di un palazzo dei Colonna in questo luogo: nel 1328 vi fu ospitato l’imperatore Ludovico il Bavaro, nel 1341 il poeta Francesco Petrarca.
Il nucleo fondamentale del nuovo palazzo alle pendici del Quirinale si deve al papa Martino V (Oddone Colonna, 1417-1431), che ne fece la sua residenza e vi morì. Nel secolo successivo i Colonna entrano in possesso anche dei palazzi Riario e Della Rovere, ugualmente nell’area della basilica dei SS. Apostoli. A partire dalla metà del Seicento, per volontà del cardinale Girolamo Colonna, iniziano grandi lavori di ristrutturazione e di accorpamento di gran parte di queste diverse fabbriche. Condotti inizialmente da Antonio Del Grande, poi da Girolamo Fontana, i lavori continuano con i principi Lorenzo, Onofrio, e Filippo II fino al 1730, quando sono portati a compimento da Nicola Michetti.

Il palazzo è collegato con i giardini alle falde del Quirinale da eleganti ponti ad arco.

La Collezione artistica fu costituita a partire dal XVII secolo dal Cardinal Girolamo ed è, specialmente per quanto riguarda il settore dei dipinti, di grande importanza nell’ambito delle collezioni private romane. Purtroppo – nel periodo giacobino – i Colonna furono costretti ad alienare alcune opere tra le più importanti (Raffaello, Tiziano, Veronese, Correggio, Reni, Guercino), solo in parte sostituite con acquisizioni successive. Oggi pertanto la collezione non presenta, se non con qualche eccezione, dipinti di valore assoluto, ma tuttavia è di grande interesse, se non altro per lo splendore e la magnificenza degli ambienti in cui è esposta. La grandiosità delle sale e la loro magnifica decorazione costituiscono di per sé una testimonianza eccezionale del tardo barocco romano.

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