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Biblioteca Angelica

Durata: un’ora
Visita guidata con apertura esclusiva

La Biblioteca Angelica è la più antica biblioteca pubblica di Roma, ed insieme alla Ambrosiana di Milano ed alla Bodleian Library di Oxford una delle prime in Europa; aperta nel 1604, deve il suo nome al vescovo agostiniano Angelo Rocca (1546-1620), che negli ultimi anni del XVI secolo affidò la sua raccolta libraria ai frati del convento di Sant’Agostino di Roma. Angelo Rocca, appassionato collezionista di edizioni pregiate, responsabile della Tipografia Vaticana durante il pontificato di Sisto V, diede alla biblioteca una sede idonea, proprie rendite, un regolamento e volle che fosse aperta a tutti senza limiti di censo. L’assoluta novità dell’istituzione voluta dal Rocca destò l’interesse di un pubblico sempre crescente e la fama della biblioteca si diffuse ben presto tra gli studiosi dell’epoca attirando altri preziosi lasciti: nel 1661 Lucas Holste, custode della Biblioteca Vaticana, lasciò ai frati agostiniani la sua preziosa collezione di volumi a stampa. Nel 1762 fu acquistata la ricchissima biblioteca del cardinale Passionei, che raddoppiò il patrimonio dell’Angelica e soprattutto lo arricchì dei testi che quel Cardinale, legato agli ambienti giansenisti romani, aveva ricercato e acquistato nei viaggi svolti come legato pontificio nei paesi dell’Europa protestante: questo insieme alla presenza dei principali sostenitori del pensiero agostiniano fece sì che si costituisse in Angelica una collezione di testi fondamentale per gli studi e le ricerche sul periodo della Riforma e Controriforma.
L’acquisizione dell’imponente raccolta appartenuta al cardinale Passionei rese necessaria una ristrutturazione della Biblioteca Angelica, che gli agostiniani affidarono all’architetto Luigi Vanvitelli, il quale nel 1765 terminò la costruzione dell’attuale salone.
Nel secolo XIX la storia dell’Angelica fu scandita dalle vicende storiche che interessarono la città di Roma: dall’invasione dei francesi alla proclamazione della repubblica mazziniana, avvenuta nel 1849. Le vicende degli agostiniani in Angelica ebbero termine nel 1873, con il passaggio della biblioteca allo Stato italiano.

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