Palazzo Vecchio
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Firenze, Palazzo Vecchio

Durata: 2 ore

Il palazzo fu progettato per ospitare i Priori e il Gonfaloniere di Giustizia (poi spostato al Palazzo del Bargello), supremo organo di governo della città e fu eretto sulle rovine di un palazzo appartenuto alla famiglia ghibellina degli Uberti, cacciata dalla città nel 1266 per la sua posizione politica e ricordata da Dante Alighieri nella Divina Commedia.
La storica contrapposizione fra guelfi e ghibellini, che infiammò la politica fiorentina ai tempi di Dante, è presente anche negli elementi architettonici del palazzo: il ballatoio ha una merlatura chiamata “guelfa” cioè squadrata, mentre la torre ha una merlatura “ghibellina”, a coda di rondine.

La magnificenza di questo edificio, tipicamente medievale, si deve in gran parte al progetto di Arnolfo di Cambio; la ricchezza dell’architettura interna è invece in gran parte opera di Giorgio Vasari che disegnò anche il Salone dei Cinquecento, lo Studiolo di Francesco I, il Quartiere di Eleonora e il Quartiere degli Elementi.

Come centro di potere nella città di Firenze, Palazzo Vecchio assunse funzioni diverse a seconda del periodo storico e politico.
Nella metà del 1500 fu dimora di Cosimo I de’ Medici che, avvalendosi della collaborazione di artisti come Vasari e Buontalenti, ampliò il palazzo fino a raddoppiarne la dimensione.
Fu proprio quando il principe Cosimo I spostò la sua residenza a Palazzo Pitti che il Palazzo della Signoria (omonimo di Piazza della Signoria nella quale si trova) cambiò nome in Palazzo Vecchio.

Nel 1865-71 Firenze fu capitale d’Italia e Palazzo Vecchio divenne sede del governo.
Oggi ospita la sede del Comune della città ed un preziosissimo museo dove sono esposte opere di Michelangelo Buonarroti, Donatello, Verrocchio.

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