Urbino, walking tour del centro storico e visita del meraviglioso Palazzo Ducale
Durata: 3 ore
Immersa nelle morbide colline marchigiane sorge Urbino, città d’immensa ricchezza storica e artistica. A Urbino è facile perdersi con il naso all’insù mentre si passeggia nel suo centro storico.
Circondata da una lunga cinta muraria in cotto e adornata da edifici in pietra arenaria, Urbino da semplice borgo divenne “culla del Rinascimento” e, ancora oggi, passeggiando per il suo centro storico se ne respira l’aria quattrocentesca.
Alla Galleria Nazionale delle Marche, nel Palazzo Ducale di Urbino, è conservato un quadro simbolo dell’arte italiana: è la “Città ideale” attribuito a seconda dei critici a Piero della Francesca, Leon Battista Alberti, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini e altri artisti. Ammirare questo dipinto, che come la Gioconda è nell’immaginario collettivo di tutti, è il modo migliore per capire cosa ha rappresentato Urbino per l’arte italiana e mondiale.
Nel suo rigore prospettico incarna il sogno di Federico da Montefeltro, condiviso dagli artisti che lo circondavano, di costruire la città ideale del Rinascimento. Girovagando per i vicoli, i palazzi e le piazze, ci si accorge che il Duca non è poi andato tanto lontano dall’obiettivo. Il centro storico di Urbino, infatti, è tutelato come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. In poche centinaia di metri quadrati si concentra un patrimonio che ha segnato l’arte e l’architettura d’Europa per molti decenni.
Definire il Palazzo Ducale solo un “palazzo” è assolutamente riduttivo: è una piccola città fortificata voluta da Federico da Montefeltro e fatta costruire a partire dal 1444.
Colto e raffinato, Federico desiderava che il Palazzo Ducale di Urbino superasse per bellezza tutte le altre residenze principesche d’Italia. Non era solo un modo di autocelebrare la propria potenza: voleva trasformare Urbino nella “Città ideale” di cui il Palazzo doveva essere l’espressione più elevata.
Inoltre, amava gli artisti e voleva un luogo dove ospitarli e farli lavorare. La costruzione vide impegnati diversi architetti per più di 30 anni. Si susseguirono gli interventi di Maso di Bartolomeo (Palazzetto della Jole, appartamento dei Melaranci e una parte del cortile), Luciano Laurana (cortile porticato, lo Scalone d’onore, la Biblioteca, la Sala degli Angeli, la Sala delle Udienze, le Soprallogge, la zona sacra con lo studiolo) e Francesco di Giorgio Martini che completò i lavori in sospeso. Le due testimonianze più belle di questa trentennale opera sono la “Facciata dei torricini”, forse il punto più fotografato di Urbino e “Lo studiolo” definito giustamente uno “scrigno di bellezza, di raffinatezza, di prospettiva…“. Oggi il Palazzo Ducale ospita la Galleria Nazionale delle Marche con opere di Raffaello, Tiziano e Piero della Francesca.
Sia Bramante sia Raffaello mossero i primi passi proprio qui ad Urbino. Raffaello in particolare si formò nella bottega paterna ed esordì con opere commissionategli dalle vicine località del ducato.
Raffaello Sanzio, nasceva ad Urbino il 6 aprile 1483, figlio unico di Giovanni Santi, pittore di buona fama e di Magia di Battista di Nicola Ciarla. Il piccolo Raffaello trascorse l’infanzia tra i colori e i pennelli della bottega del padre e la corte dei Montefeltro, dove passavano i maggiori artisti dell’epoca. Nelle sale di Palazzo Ducale ebbe modo di ammirare le opere di illustri pittori e di conoscere i tanti personaggi che frequentavano la città ducale in un’epoca di assoluto splendore, vivacità intellettuale e artistica.
Il Divin Pittore non dimenticò mai la sua terra, tanto che continuò sempre a firmarsi Raphael Urbinas (Raffaello da Urbino).