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Il Pantheon e i suoi artigiani

Durante questo percorso visiterete le botteghe dell’orafo Corrado Sacchi e quella del Maestro d’arte orafo Vincenzo Farella.

Corrado Sacchi – Via della Palombella 39/40

Figlio d’arte Corrado Sacchi sviluppa la propria formazione artistica nel laboratorio di famiglia sotto la guida del padre Agostino, al quale succede nella direzione del laboratorio nel 1978, proseguendo la tradizione artigianale che identifica ancora oggi l’attività dell’azienda. I gioielli di Corrado Sacchi sono realizzati rigorosamente a mano secondo le antiche tecniche dell’oreficeria e seguono canoni di realizzazione molto severi: l’esecuzione manuale ed il continuo controllo della qualità durante tutte le fasi di lavorazione garantiscono infatti la perfetta esecuzione di ogni singolo gioiello. I modelli del laboratorio, eseguiti prevalentemente con l’antica tecnica della “cera persa” sono divenuti negli anni un punto di riferimento per una clientela internazionale sempre più vasta.

Vincenzo Farella – Via di Santa Chiara 62/63

Dopo il diploma di Maestro d’Arte ed un lungo apprendistato, nel 1993 Vincenzo Farella apre a Roma il proprio laboratorio. Le sue creazioni artistiche, frutto di una sapiente tecnica acquisita in oltre trenta anni di esperienza, nascono da una tenace ricerca estetica sui canoni della bellezza classica. La manifattura artigianale delle collezioni si ispira infatti ai canoni della gioielleria tradizionale che viene interpretata nell’elaborazione di uno stile personale. Sin dall’inizio, sceglie di trattare esclusivamente gemme di prima qualità certificata e di assicurare ai clienti la cura dei suoi oggetti nel tempo: il laboratorio è anche specializzato nella produzione artigianale di creazioni su commissione. Dal 2005 Vincenzo Farella ha iniziato a sperimentare la propria creatività anche nella pittura, prendendo spunto dalle modalità compositive della corrente dell’Espressionismo astratto e affiancando così all’attività di orafo quella di pittore.

Dopo aver ammirato le creazioni dei due maestri orafi, una Storica dell’arte altamente specializzata vi farà ammirare e scoprire il Pantheon, antico tempio romano costruito da Adriano nel II secolo. Stendhal nelle sue Passeggiate romane così descrive il Pantheon: “…Il più bel resto dell’antichità romana è senza dubbio il Pantheon. Questo tempio ha così poco sofferto, che ci appare come dovettero vederlo all’epoca i Romani …”.

Infine, visiterete la Basilica di Santa Maria sopra Minerva uno dei rari esempi a Roma di arte gotica, ospite delle reliquie di Santa Caterina da Siena.

All’interno della Basilica sono conservate il Cristo risorto di Michelangelo del 1519-1520; la cappella Carafa, capolavoro di Filippino Lippi, che negli affreschi delle pareti e nella stupenda tavola sull’altare ha profuso il meglio della sua grande arte; la cappella dell’Annunziata, dipinta anche da Nicolò Stabbia e profondamente modificata da Carlo Maderno, con una tavola in legno del 1485 di Antoniazzo Romano raffigurante l’Annunciazione (proprio qui il cardinale Torquemada fondò la confraternita dell’Annunziata, nata per procurare doti alle giovani ragazze povere); la cappella Aldobrandini di Giacomo della Porta e Carlo Maderno e Girolamo Rainaldi; sull’altare l’Istituzione dell’Eucarestia, tela di Federico Barocci del 1594; ancora sepolcri del Bernini (come il suggestivo monumento funebre della venerabile Maria Raggi, del 1643,nella navata sinistra).

Infine nella piazza della Basilica, potrete ammirare il monumento dell’ elefantino, disegnato dal Bernini ed eseguito da Ercole Ferrata, divenuto subito simbolo caratteristico di Piazza della Minerva e ormai parte integrante della visione d’insieme della chiesa.

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